Tutte le vostre domande sull'autostima
Il mio bambino è insicuro, ha una bassa autostima, subito si scoraggia e si tira indietro.
Eppure io lo ancoraggio sempre, lo spingo a fare le cose, gli dico sempre "bravo" quando riesce in qualcosa. Non so come fare.
Forzare tuo bambino, incoraggiarlo, spingerlo a fare cose che non si sente di fare, non ti aiuterà a far crescere la sua autostima. Anzi peggiorerà la situazione, nel caso di un insuccesso.
Se vuoi davvero aiutare tuo figlio, stagli semplicemente accanto, accompagnandolo senza "spingerlo".
Riconosci le sue conquiste.
Accogli le sue emozioni ed empatizza quando sente di non aver raggiunto il suo obiettivo.
Se vuoi prenderti cura della sua autostima, non dirgli "Bravo" servirebbe soltanto a renderlo dipendente dal tuo giudizio e da quello degli altri.
Impara a dire "Ben fatto! Ottimo lavoro! Bene così!"
Un bambino sicuro e con una buona autostima non è un bambino che infila successi uno dietro l'altro ma è un bambino amato incondizionatamente.
Di' al tuo bambino ogni giorno come un mantra: "Io ti amo così come sei, tu sei importante per me. Per me sei perfetto così come sei. Niente di ciò che farai o dirai potrà mai scalfire il mio amore per te."
Tratto dal mio libro "Tu sei emozione".
"Se da piccola mi avessero detto -Brava- ogni tanto, oggi non sarei così insicura!"
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Sbagliato. L'autostima è una caratteristica interiore. Se un genitore pensa che lodando proprio bambino per un risultato ottenuto, per un disegno o un buon comportamento lo stia aiutando a migliorare la propria autostima si sta sbagliando.
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Le lodi "bravo, bravissimo, super, campione, genio, coraggioso....", esattamente come le etichette negative "monello, pigro, distratto, testardo, vivace, capriccioso....", rendono il bambino ancora più dipendente dal giudizio degli altri e da ciò che accade intorno a lui.
In questo modo il genitore lavora solo sulla motivazione estrinseca: fare qualcosa per ottenere una ricompensa.
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Per prendersi cura dell'autostima, invece, è necessario aiutare i bambini a conoscere le loro emozioni, la soddisfazione, l'orgoglio, l'entusiasmo, la delusione, la tristezza, la rabbia. A viverle serenamente.
Impariamo a dire: "Sono felice CON te" invece di dire: "Sono felice perché SEI STATO BRAVISSIMO".
Rendiamo i nostri figli LIBERI dal BISOGNO DI APPROVAZIONE degli altri.
È il dono più grande che possiamo far loro!
Come si può insegnare ad un bambino di 4 anni a non rinunciare subito quando prova a fare qualcosa e non riesce? Quando è convinto di non esserne capace?
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Avere queste reazioni a questa età è una cosa molto comune. Le motivazioni sono più profonde del semplice tentativo di fare o non fare qualcosa.
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Sono principalmente 2: autostima e incapacità di gestire la frustrazione.
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Nei bambini sia la personalità che la capacità di gestire frustrazioni ed emozioni sono ancora in costruzione, ecco perché sono reazioni molto comuni da vedere.
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Se vuoi aiutare il tuo bambino devi agire su quelle motivazioni.
Favorire l'autostima in ogni momento, evitando di rimproverare o di far notare che ha sbagliato qualcosa. Accettando tutte le storie bizzarre e le sue spiegazioni fantasiose senza contraddirlo.
Accetta le sue frustrazioni e aiutalo a viverle senza farsene sopraffare.
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Dimostragli che gli errori sono un modo per imparare. Quando sbagli faglielo notare e spiega che tutti sbagliano. Anche mamma e papà. Ma poi provano e riprovano.
Anche se restarci male è naturale. Si prova e si riprova.
Se si ha bisogno si chiede aiuto. Non c'è nulla di male.
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Siamo noi il loro esempio.
🌼Elena Formisano Pedagogista 🌼
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