COSA NON DIRE MAI AI VOSTRI FIGLI!
Tratto dal mio e book "Con tutto l'amore che ho"
Il nostro cervello si sviluppa completamente nei primi 4 anni di vita. Tutto ciò che impariamo da 0 a 4 anni ce lo portiamo dentro per sempre. Purtroppo la maggior parte dei bambini da 0 a 4 anni viene cresciuta con botte, punizioni, urla e minacce. È davvero questo che vogliamo insegnare ai nostri bambini? Io non ci credo.
FRASI DA NON DIRE MAI A UN BAMBINO
- Ti aiuto, tu non sei capace.
Maria Montessori diceva che non bisognerebbe mai, in nessun modo, inibire un bambino che sta cercando di fare. Senza essere montessoriane radicali, è evidente che dire a un bambino che non è capace di fare qualcosa è un modo sbagliato di apostrofarlo come inetto. Il consiglio è quello di lasciarlo fare, intervenendo solo qualora sia il bambino stesso a chiedere il nostro aiuto o a innervosirsi. - Tuo fratello, tua sorella, i bambini.... si comportano bene, perché tu no?
Ogni bambino ha una sua personalità, un suo percorso, una sua storia. A nessuno piace essere paragonato ad altri, soprattutto quando il paragone implica una critica. Mai, quindi, cedere a questo istinto. Il bambino va valutato nella sua singolarità, come essere autonomo e distinto. - Sei un bambino cattivo
A parte che gli aggettivi 'cattivo', 'brutto', 'capriccioso'... andrebbero ELIMINATI (cosa significa dire 'cattivo' a un bambino?), è assodato che un bimbo che per tutta la sua vita viene definito 'cattivo' finirà per crederci, assecondando l'idea che gli altri gli hanno imposto di lui. Piuttosto, di fronte a un bambino che si comporta in modo poco educato, è il caso di fermarsi e non appena si calma, guardandolo negli occhi e con aria calma, chiedergli le ragioni del suo comportamento e spiegare il perché dei vostri no o della vostra rabbia. - Tu sei un maschietto e dovresti fare così. Tu sei una femminuccia e dovresti comportarti così.
Gli stereotipi comportamentali vanno banditi. Non esistono comportamenti maschili e femminili per eccellenza. Esistono predisposizioni naturali che andrebbero incoraggiate incanalando le passioni e gli interessi del bimbo su una strada che possa farlo stare bene. - Smettila, ormai sei grande!
É una frase che mamma e papà ripetono spesso ai bambini quando hanno l'impressione che questi si comportino nel modo sbagliato, non attinente con le loro aspettative. In realtà ogni bambino è grande o piccolo a seconda delle situazioni in cui si trova e dello stato d'animo che lo attraversa. Caricare un bimbo della responsabilità dell''essere troppo grande' è un modo come un altro per farlo sentire insicuro, in balia del giudizio altrui. Soprattutto se questo succede quando è appena arrivato un fratellino. - Sei uno stupido!
Non c'è frase più umiliante e offensiva per un bambino. Andrebbe evitata sempre e comunque. - Sono molto delusa. Mi aspettavo di più
Tutti i genitori nutrono aspettative nei confronti dei propri figli. É umano e impensabile che così non fosse. Le aspettative, però, non devono trasformarsi in pretese. Ogni bambino dà quello che riesce a dare e tutti i bambini vorrebbero fare contenti i propri genitori. Laddove ci dovessero essere delle difficoltà, per esempio a scuola, sta a mamma e papà, con l'aiuto degli insegnanti, capire dove si nasconda il problema e intervenire guidando il piccolo verso la risoluzione consapevole dello stesso. Porre la delusione come argomento di monito non fa che demoralizzare il bimbo facendo crollare la sua autostima - .... Con tutti i sacrifici che abbiamo fatto per te!
Altra frase terribile da dire a un bambino. Che gli inculca il senso di colpa senza aiutarlo minimamente a dare di più. - Sei sempre l'ultimo. Sbrigati!
Anche in questo caso, non è sempre facile tacere. I bambini sono dei perditempo per eccellenza. É evidente, però, che per loro il concetto di tempo è relativo. Fino all'età scolare non sanno davvero cosa significhi presto o tardi e non hanno o non dovrebbero avere la giornata scandita come la nostra. La fretta che mettiamo loro addosso è solo il frutto di una società che va veloce e che non dà il tempo a nessuno di perdere tempo. É inutile, quindi, attribuire loro responsabilità che non hanno scaricando la nostra frustrazione sul loro desiderio di godere a pieno di ogni istante. - Smettila subito!
I comandi perentori non servono ad aiutare il bambino a crescere. Ma solo a ottenere nell'immediato quello di cui noi abbiamo bisogno. Di fronte a ogni reazione oppositiva del bambino, si dovrebbe per quanto possibile cercare di capirne le ragione e, quindi, intervenire di conseguenza.
Conosco molti genitori che ancora ignorano tutto questo purtroppo
RispondiEliminaQuanto dovremmo imparare per essere bravi genitori. Articolo molto bello
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