Siamo cresciuti bene lo stesso! Ma è solo un alibi
Una frase che sento dire spesso quando parlo di educazione empatica e positiva è: “Siamo cresciuti bene lo stesso! Anche con punizioni e sculacciate!”
In questa frase ci sono due errori di fondo.
Il primo è che si tende a considerare l’educazione empatica una forma di educazione lassista e permissiva in cui i bambini sono lasciati a loro stessi e i genitori sono incapaci di farsi ascoltare. Una scelta facile e di comodo. Una scelta di tendenza, dettata dalle mode.
Il secondo è che non si ha una visione consapevole di se’ e della propria infanzia.
La verità è che queste persone non possono sapere davvero come sarebbero venuti su se fossero state cresciute con empatia e rispetto. La prima evidenza sta proprio nel fatto che persone cresciute con un educazione empatica e positiva non si porrebbero in modo così sgarbato verso un altro genitore, o un'altra persona, giudicandola e facendola sentire inadeguata.
Un bambino abituato alla comunicazione, al rispetto, all’ascolto e all’empatia, cresciuto senza essere giudicato ma sempre accolto e amato per come è, diventerà un adulto empatico, che riuscirá a confrontarsi senza giudicare, ad ascoltare e rispettare le altre persone.
Una frase del genere probabilmente la dice una persona che generalmente non ha l'abitudine di guardarsi dentro, non ha l'abitudine di mettersi in dubbio, in discussione.
Una persona che è abituata mettersi in discussione non esclude a priori nessun tipo di conversazione o di confronto.
Altre volte, invece, nasce dal bisogno di giustificare la propria infanzia e i propri genitori. Per evitare di impegnarsi nel cambiamento. Per riuscire ad andare avanti.
Credo fortemente che il lavoro su noi stessi e sul nostro carattere che dobbiamo fare da adulti sia proprio relazionato non solo al temperamento di ognuno di noi, che è innato, ma anche al tipo di educazione che abbiamo ricevuto.
Facciamo degli esempi molto semplici e generici:
Una persona dipendente dal cibo o che non sa ascoltare il proprio corpo e la propria fame probabilmente è stata un bambino a cui è stato sempre imposto di finire il piatto.
Una persona che fa fatica a fidarsi degli altri probabilmente è stata un bambino cresciuto con bugie, un adolescente a cui veniva letto il diario di nascosto o le chat del cellulare.
Una persona che ha costantemente bisogno di approvazione da parte degli altri è stata un bambino sottoposto continuamente al rigido giudizio dei genitori, un bambino a cui non è stato permesso mai di sbagliare, punito o minacciato con la negazione dell’amore, con l’allontanamento, da qui la paura di sbagliare per non perdere l’amore degli altri o il bisogno di approvazione costante per sentirsi adeguati anche ai propri occhi.
Un uomo o una donna che soffrono di insonnia, che fanno fatica ad addormentarsi, a rilassarsi prima di dormire sono stati probabilmente bambini privati di contatto durante la fase dell’addormentamento, mandati a dormire da soli quando non erano pronti, forzati a conquistare un'autonomia che non erano ancora in grado di gestire.
Le persone che si lasciano trattare male dal datore di lavoro o dal professore di turno sono state bambini minacciati, puniti, "educati" con il famoso sguardo minaccioso.
Le persone che non credono in loro stesse, che perdono ripetutamente il lavoro, che non portano a termine ciò che iniziano, che ripetono a loro stesse di essere un fallimento, che non corrono rischi per paura di fallire sono state bambini continuamente umiliati e frenati :"Fermo faccio io! Non correre ti fai male! Non si fa così! Sei sempre il solito pasticcione!"
Le persone che hanno sempre relazioni non durature e poco sane sono state bambini non amati incondizionatamente, bambini a cui è stato ripetutamente ricordato che non erano meritevoli di essere amati per come sono:"Mi fai arrabbiare quando fai così. Non ti voglio più bene. Sei stato bravissimo fatti dare un bacio!"
Una donna che pensa che lo schiaffo del suo compagno sia un atto di amore dove lo ha imparato? Lo ha imparato da piccola perché mamma e papà è così che la amavano. Perché uno schiaffo ogni tanto è per il suo bene.
Le persone aggressive e violente, incapaci di ascoltare o rispettare sono state bambini picchiati, sculacciati, puniti e minacciati. Cresciuti con urla e manipolazioni. Mai ascoltati. Da dove pensate che arrivi la violenza? Un bambino amato incondizionatamente, rispettato, ascoltato, visto e accolto non diventerà un adulto violento!
I danni ci sono, eccome! Facciamo solo finta di non vederli.
Li nascondiamo dietro frasi come: "È sfortunata con gli uomini. Non riesce a tenersi un lavoro. È solo un pò irascibile, è il suo carattere. È solo timidezza."
Non è vero che siamo cresciuti bene lo stesso!
Non è vero che siamo ben educati!
Non è vero che non ne portiamo i segni!
🌼Elena Formisano Pedagogista 🌼
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