UNO SCHIAFFO NON HA MAI FATTO MALE A NESSUNO
UNO SCHIAFFO NON HA MAI FATTO MALE A NESSUNO!
Purtroppo è ancora abbastanza diffusa la convinzione che uno schiaffo dato al momento giusto possa essere educativo. Anche una sculacciata sul pannolino, per esempio se sono piccoli. Le verità è una sola. Uno schiaffo (o reazioni simili), in qualsiasi contesto, sono sempre e soltanto atti di violenza!
Non vi è alcuna giustificazione che possa attenuare questa verità. In che senso uno schiaffo dovrebbe essere educativo? Cosa dovrebbe insegnare uno schiaffo?
Un bambino che riceve uno schiaffo imparerà ad usare la forza e la violenza per risolvere i conflitti. Imparerà che i forti comandano sui deboli.
Ora farò un esempio.
Maurizio si considera un buon papà e un buon marito. Maurizio afferma che Greta è difficile da gestire, non obbedisce, ha sempre qualcosa da ridire. Vuole sempre decidere lei cosa indossare, guai a dirle di no. Si dimentica di rimettere a posto le cose. Se qualcosa non le piace lei non la mangia e basta! Ciò che più fa arrabbiare Maurizio è che Greta prenda le sue matite, quelle che gli servono per il lavoro. “Ti ho detto di non usare le mie matitie!” Ma Greta risponde che le ha prese solo per un momento e che lui non la può comandare. Maurizio allora le da uno schiaffo. “Non devi parlarmi così. Portami rispetto! Chiedimi scusa!” Greta ancora più arrabbiata risponde: “No, chiedimi scusa tu!” Ecco che arriva il secondo schiaffo! “Stronzo!” urla Greta e scappa via.
Ecco la storia. Cosa hai pensato? Probabilmente hai pensato che in una situazione del genere a molti sarebbe partito lo schiaffo. Che una bambina così va arginata sennò scavalca i genitori. Che Greta non si comporta affatto bene. Che Maurizio ha ragione. Che c’è una forte mancanza di rispetto nei confronti di Maurizio. Sicurmante hai pensato che Greta avesse più o meno 7 anni.
In realtà nella storia non c’è scritta l’età di Greta. Ne’ sono specificati i ruoli di Greta e Maurizio. Tuttavia probabilmente quansi subito hai pensato che Maurizio fosse il padre e Greta fosse la figlia piccola.
Se ti dicessi che Maurizio non è il padre di Greta? Se ti dicessi che è il marito? E che Greta non ha 7 anni ma 36? Penseresti ancora che quegli schiaffi fossero meritati? Fossero necessari per educarla? Per il suo bene? Penseresti ancora che sia stata Greta a mancare di rispetto a Maurizio? O forse penseresti che sia stato Maurizio a mancare di rispetto a Greta?
La verità è che se è un adulto a ricevere uno schiaffo allora è riconosciuto come un atto di violenza, giustamente. Se, invece, è un bambino a ricevere uno schiaffo allora quello schiaffo non è più un atto di violenza ma è un atto educativo.
Invece no! È violenza, da osteggiare e punire nello stesso modo. Purtroppo ancora oggi, in molte circostanze, la violenza sembra essere più accettabile se compiuta ai danni di un bambino.
Un bambino ha la stessa dignità di un adulto. È persona nello stesso modo. Merita uguale rispetto e considerazione. Sempre e da tutti. Anche dai genitori. Eppure spesso lo schiaffo dei genitori è giustificato e accettato. È considerato per il suo bene, educativo, utile a migliorarlo.
Per la società è più grave se un estraneo picchia un bambino mentre si tende ad accattarlo di più se è un genitore a farlo. Eppure al bambino fa più male lo schiaffo del genitore che dell’estraneo. Lo schiaffo dell’estraneo fa male al corpo. Quello del genitore fa male anche al cuore.
I bambini maltrattati più facilmente si trasformeranno in adulti e genitori maltrattanti. Perchè è questo che hanno insegnato loro da piccoli. Perchè non conoscono un’altra maniera di affrontare le cose. Un bambino maltrattato cresce con problemi psicologici e di autostima. Problemi relazionali e difficoltà ad entrare in empatia con gli altri. Se non c’è consapevolezza accade questo.
Allora, come si educa senza picchiare? Alcuni ricorrono a minacce, premi, punizioni, urla, umiliazioni e prese in giro.
La strada da seguire è quella della comunicazione, dell’empatia e del rispetto. Richiede tempo, impegno e autocontrollo. Ma è l’unica via percorribile. Rispettiamo se vogliamo essere rispettati. Ascoltiamo se vogliamo essere ascoltati. Amiamo se volgiamo essere amati. I nostri figli imparano da noi!
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