TESTARDO, MONELLO, FURBO, PIGRO...I DANNI DELLE ETICHETTE!
Un bambino di 2 anni va dal suo amichetto e, dopo averlo spinto e buttato per terra, gli prende il camion con cui stava giocando. Il rimprovero dell’adulto di turno arriva immediato: “Non si fa così. Sei monello!”. Vorreste mettere la camicia nuova che le ha regalato la nonna alla vostra frugoletta di 3 anni che si dimena e si rifiuta: “Sei proprio testarda!”. Queste situazioni sono ben troppo famigliari. Il problema quando etichettiamo negativamente i nostri bambini, non facciamo altro che incoraggiarli nel loro comportamento sbagliato (Se sono cattivo, allora posso comportarmi da tale). Forse al bambino che ruba il camion al suo amichetto, mancano le parole per esprimere l’intero concetto: “Oh che bel camion! Come mi piacerebbe giocarci un pochino! Me lo presti per favore?!”. E forse la bimba proprio non sopporta quella bella camicietta a fiori rossi e blu, perchè ha già sviluppato un proprio senso del gusto. Etichettare un bambino non è solta...